Ognuno di questi step è fondamentale per avere una corretta ed accurata diagnosi. Quello che però è assolutamente indispensabile sono le radiografie endorali.
Le radiografie endorali sono determinanti per poter avere informazioni specifiche sullo stato di salute della bocca del paziente. Sono delle piccole lastre che fotografano una zona circoscritta della bocca. Per questo motivo per avere una panoramica di tutti i denti è necessario eseguirne 16 (endorale completo).
Le informazioni che possono essere rilevate da questa radiografia riguardano la radice del dente, la gengiva, il legamento parodontale e l’osso alveolare. Il full endorale è l’esame radiografico più preciso e completo per una corretta diagnosi orale.
Ma il dottore non può fare l’ortopanormica?
Questa domanda ci viene spesso posta dai pazienti. Vediamo le differenze tra endorale e ortopanoramica. Quest’ultima è una fotografia di tutte le strutture del cavo orale. Questo potrebbe sembrare un vantaggio in quanto con un’unica lastra si vedono tutti i denti, ma in realtà è proprio il suo limite più grande. Infatti spesso i denti sulla radiografia risultano sovrapposti tra loro ed è estremamente difficile riuscire ad individuare lesione cariose, soprattutto se nello stato iniziale. Inoltre, spesso le strutture della spina dorsale anche se non sono visibili, vengono impresse sulla lastra creando delle false immagini soprattutto a livello di denti anteriori. Dall’ortopanoramica è facile dei risultati falsi positivi e negativi.
L’esame panoramico risulta utile nei bambini per verificare la presenza di tutti i denti permanenti e la struttura ossea e nei casi di complicate estrazioni di denti del giudizio in quanto è possibile verificare la posizione del nervo trigemino per escludere una contiguità con il dente stesso. In alcuni casi per verificare la posizione del nervo si può anche fare una TAC 3D.
